La Corsa
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La corsa Claro-Pizzo non è una novità assoluta per Claro, siccome negli anni ’90 un gruppo ristretto di amici si sfidavano sulle pendici del Pizzo di Claro … con l’obiettivo primario di ritrovarsi alla sera a mangiare e bere insieme.
La versione attuale, aperta agli agonisti di alto livello come pure ai popolari amanti della montagna, ha assunto una veste più ufficiale e da subito ha riscontrato grande interesse viste le sue caratteristiche particolari. 9.2km per 2500 metri di dislivello positivo: una sfida con se stessi, che mette a dura prova il fisico e la mente. Il premio per chi arriva in vetta è uno scenario da urlo: una panoramica a 360°con vista imprendibile sulle cime circostanti e sulle vette più blasonate delle Alpi. Nei giorni di massima nitidezza, il Pizzo di Claro permette addirittura di vedere la Madonnina del Duomo di Milano.
Quando si è in cima … si tocca il cielo con un dito!
Dopo i primi 500-600m su asfalto, il percorso imbocca il sentiero che porta da Scubiago a Moncrino (800m), dove si trova il primo ristoro. Giunti a Benz (1250m), i corridori incontrano il secondo ristoro e si rifocillano prima di inerpicarsi sul ripidissimo Besc di Mort, dopo il quale raggiungono il cancelletto con limite delle 2h di Peurett (1745m).
Lasciato l’Alpe e il relativo ristoro, a 2198m di quota transitano dal Lago dove possono rifornirsi di energie per l’ultima volta e dare l’assalto alla morena finale che porta al traguardo del Pizzo di Claro (2720m). Giunti in vetta, il cronometro decreta la classifica ufficiale ma, per la verità, tutti sono vincitori e si meritano i complimenti e il rispetto in egual misura.
Diversi motivi non permettono di trovare una data che non sia la prima domenica di ottobre.
Fino ad inizio luglio, nelle stagioni che possiamo definire “normali”, il canale che porta al Pizzo è ancora ricoperto da lingue di neve, ciò che rende impossibile il passaggio dei corridori in assoluta sicurezza. Luglio e agosto sono i mesi in cui la maggior parte dei nostri collaboratori sono assenti per vacanze. In settembre, durante l’attività venatoria, preferiamo evitare la manifestazione, per evidenti motivi di sicurezza.
Quindi non resta che l’inizio di ottobre, una data ormai consolidata e fissa nei calendari delle corse di montagna.